Regia / Director: Antonio Pietrangeli, 1965
Sceneggiatura / Screenplay: Ruggero Maccari, Antonio Pietrangeli & Ettore Scola
Fotografia / Cinematography: Armando Nannuzzi
Una spiaggia deserta: siamo nel quartiere di Ostia a Roma. I titoli di testa scorrono, accompagnati da una musica allegra, mentre la macchina da presa fa una panoramica sulla sabbia ricoperta di rifiuti.
A deserted beach: we’re in the Ostia neighborhood of Rome. The opening titles run, accompanied by upbeat music, as the camera pans across the sand, which is covered with litter.
Infine la macchina da presa arriva a due piedi nudi e continua a risalire il corpo prono di una giovane donna, Adriana (Stefania Sandrelli), che indossa lo slip del bikini e gli occhiali da sole appoggiati sui capelli biondi.
Finally, the camera arrives at two bare feet, and continues traveling up the prone body of a young woman, Adriana, wearing a bikini bottom and sunglasses propped on her blonde hair.
La macchina da presa indugia sul suo corpo: i capelli con le codine corte e la frangetta, sembra che lei stia dormendo.
The camera lingers on her body: hair in short pigtails and bangs, she seems to be asleep.
Quando la colonna sonora si acquieta, una voce dalla radio annuncia che sono le 15:30 e gli occhi di Adriana si aprono di scatto.
As the soundtrack quiets, a voice from the radio announces that it’s 3:30, and Adriana’s eyes snap open.
Si alza a sedere e raccoglie in fretta le sue cose.
She sits up and quickly gathers her things.
Tenendo il reggiseno del bikini al petto, si allontana dalla macchina da presa, che la inquadra tra alti pali e una fontana gocciolante. Al centro dell'inquadratura, c'è una fila di spazzatura spinta dal vento lungo una recinzione.
Holding her bikini top to her chest, she hurries away from the camera, which frames her between tall poles and a dripping water fountain. A line of litter pushed against a fence by the wind runs across the center of the frame.
Corre lungo un marciapiede, con gli zoccoli di legno che sbattono rumorosamente, finché non raggiunge un venditore che dormicchia sul suo carretto: "Presto, capitano, per favore, che ho fatto tardi!"
Sull'asciugamano che porta in vita c'è scritto – in inglese – "Area riservata: vietato l'ingresso".
She runs down a sidewalk, her wooden slide sandals clattering noisily, until she reaches a vendor dozing on his cart: “Quick, Captain, please! I’m late!”
The towel around her waist reads – in English – “Restricted Area: No Admittance.”
Il venditore si alza senza sorpresa – evidentemente l'ha già fatto in passato – e le chiude i ganci del reggiseno del bikini, consigliandole "Chi ha fretta vada piano!"
"Grazie, capitano!" e lei scappa via.
The vendor sits up unsurprised – he’s evidently done this before – and fastens her bikini top, advising her, “Those who are in a hurry should go slow!”
“Thank you, Captain!” and she runs off.
In un campo lungo, Adriana attraversa di corsa un'ampia strada, ignorando le strisce pedonali. I grandi edifici in cemento armato segnalano che il boom dell’Italia del dopoguerra è in corso.
In a long shot, Adriana bustles across a broad street, ignoring the zebra-stripe crosswalk. Big concrete buildings signal that Italy’s postwar boom has been underway.
All'interno di una composizione spartana ed elegante, Adriana si ferma e chiama: "Giorgio!" Lui, che sta innaffiando un prato, le punta addosso il tubo.
"Grazie!" grida lei e corre via, accompagnata dalle percussioni degli zoccoli.
Within a sparse and elegant composition, Adriana stops and calls out, “Giorgio!” Watering a lawn, he obligingly turns his hose on her.
“Thanks!” she calls out and runs on, accompanied by the percussion from her slide sandals.
Passa sotto un cartello che dice: "Parrucchiere per signora". Chinandosi, solleva una saracinesca di metallo, facendo entrare la luce nel salone. Dall’ampia distesa del viale cittadino sormontato dal cielo, ci spostiamo in uno spazio stretto, stipato di attrezzature.
She passes under a sign that says, “Hairdresser for Ladies.” Bending down, she lifts a metal shutter, flooding light into the salon. From the wide-open expanse of the city boulevard full of sky, we move into a tight space, crammed with equipment.
In ritardo? Adriana entra di corsa, va direttamente sul retro e si sdraia su un lettino.
Late? Adriana rushes in, goes directly to the back, and lies down on a cot.
Più tardi, una cliente chiede dubbiosa: "Ma non mi invecchieranno?"
Adriana, in camice bianco, risponde: "Le mèche? Scherza?" Si guardano insieme allo specchio. "Se le fanno tutte le vecchie per sembrare più giovani!"
Later, a client asks dubiously, “But won’t it make me look older?”
Adriana, in a white smock, replies, “The highlights? Are you joking?” They look in the mirror together. “All the old ladies are doing it to look younger!”
Rendendosi conto del passo falso, abbassa lo sguardo. "Non è che lei sia tanto vecchia. Ecco cioè… Se le fanno anche le giovani per sembrare più carine".
Realizing her faux pas, she looks down. “It’s not that you’re so old. I mean… Even younger women do it to look cuter.”
Quando si gira, vediamo che sotto il camice indossa solo il bikini. Prende un vassoio e chiede: "Fa anche le mani, vero?"
"Sì, sì".
As she turns, we see that under her smock, she’s wearing only her bikini. She picks up a tray and asks, “You’re having a manicure also, right?”
“Oh, yes.”
"Lei che smalto...?" Prende qualcosa senza guardare e fa cadere una bottiglia sul pavimento.
“What polish do you ––?” She reaches for something without looking, and knocks a bottle onto the floor.
Spazzando il pavimento, guarda direttamente nella macchina da presa...
Mopping the floor, she looks up directly into the camera…
... e, in un flashback, vediamo Adriana fuori dalla porta di un appartamento in uniforme da cameriera, che lotta contro un fattorino che cerca aggressivamente di baciarla.
… and, in a flashback, we see Adriana outside an apartment doorway in a maid’s uniform, struggling against a delivery man aggressively trying to kiss her.
Mentre lei resiste, con i capelli in disordine, una bottiglia di vino dal cestello portabottiglie di lui si schianta giù per le scale.
As she resists, her hair a mess, a wine bottle from his basket crashes down the stairs.
La città di notte: gli edifici scuri incombono, ma i punti bianchi dei lampioni rallegrano la scena. Un’Alfa Romeo bianca si avvicina, si ferma stridendo, e un uomo in camice bianco (Cesarino Miceli Picardi) scende.
The city at night: dark buildings loom but the white dots of street lights brighten the scene. A white Alfa Romeo approaches, screeching to a halt, and a man in a white smock gets out.
È il proprietario del salone. Si china e tira su la saracinesca, poi entra, chiudendola alle sue spalle.
It’s the salon owner. He bends down and pulls up the shutter, then he enters, closing it behind him.
Nel retro, sul lettino, Adriana sta leggendo un fumetto di Demoniak. La copertina mostra una figura maschile scura e demoniaca che minaccia una donna bianca quasi nuda.
"Non spegni mai l’insegna!" si lamenta il suo capo.
In the back, on the cot, Adriana is reading a Demoniak comic book. The cover shows a dark demonic male figure menacing an almost naked white woman.
“You never turn off the sign!” complains her boss.
Si toglie il camice e lo butta via, spegne la luce del salone e raggiunge Adriana nel retro.
He takes off his smock and tosses it aside, turns off the light in the salon, and joins Adriana in the back.
Si siede sul lettino accanto a lei. Un uomo anziano e calvo, sembra un predatore accanto all'adolescente Adriana, con il suo fumetto per bambini.
Lei sospira e si gira sulla schiena: sa cosa sta per succedere.
"Oggi ha fatto un caldo bestiale". Lui le passa la mano sulla coscia. "Tu però sei sempre così bella fresca".
He sits down on the cot next to her. A balding older man, he looks predatory next to the teenaged Adriana, with her kid’s comic book.
She sighs and turns over onto her back: she knows what’s coming.
“It was hot as hell today.” He runs his hand up her thigh. “But you’re always so nice and fresh.”
Si china su di lei, tirandole su il camice, ma lei continua a fissare il fumetto. Lui lo afferra – "Lascia perdere questo libro!" – e lo getta via.
He bends over her, pulling up her smock, but she’s still staring at the comic. He grabs it – “Forget this book!” – and tosses it away.
Il suo capo le mette le mani sulle spalle. Con lo sguardo fisso nel vuoto, la testa che cade dal letto, lei chiede: "Non potrebbe essere un pò più gentile?" Poi resta distesa passivamente.
Her boss puts his hand on her shoulders. Staring off into space, her head falling off the bed, she asks, “Couldn’t you be a little more gentle?” Then she lies passively.
Dopo un momento, lei alza la mano per accendere la sua radiolina e ascoltiamo la voce di una donna che canta queste parole*:
Le nuvole e la luna
Ispirano gli amanti
*Da "L'eclisse twist" (musica di Giovanni Fusco; testo di Michelangelo Antonioni), interpretata da Mina. È stata ascoltata per la prima volta nel film L'Eclisse (Michelangelo Antonioni, 1962).
After a moment, she reaches up to turn on her little radio, and we hear a woman’s voice singing these words*:
The clouds and the moon
Speak to lovers’ hearts
*From “L’Eclisse Twist” (music by Giovanni Fusco; lyrics by Michelangelo Antonioni), sung by Mina. It was first heard in the film L'Eclisse (Michelangelo Antonioni, 1962).
FINE PARTE 1
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A note about the translation:
The Italian text of this cineracconto (photo-story) has been carefully designed as a language-learning tool. Dialogue, descriptions of scenes, and comments on photography are carefully crafted with the objective of giving the students not only practice with standard Italian but also an appreciation of the film and its themes.
The dialogue of Io la conoscevo bene for the most part reflects the actual spoken dialogue of the film (the battute) – Italian as spoken every day.
Occasionally, we’ve made changes in order to make the cineracconto accessible to a wider range of language learners. This normally means simplifying the grammar – for example, limiting the use of congiuntivo. But sometimes we change regionalisms to standard Italian. For example, in Parte 2, we’ve changed the battuta from "Quando si andava al cinema, lui pagava i biglietti e io i gelati." to "Quando andavamo al cinema, lui pagava i biglietti e io i gelati". [“When we went to the movies, he paid for the tickets and I paid for the ice cream.”] In common Tuscan usage, the impersonal form is used for first person plural (we). We’ve changed that battuta to more standard Italian.
We also sometimes change the vocabulary in the dialogue to make the text more useful to language students. For example, also from Parte 2, we’ve changed the line “Ho preso una di quelle scuffie!" to “Ho preso una cotta per lui!" [“I had a crush on him!”]. Here we have replaced the term for “crush” mostly heard in the North with the word more generally used.
Also, in cases where a word imported from English is spoken by the characters, we change it to the Italian equivalent, if one is commonly used. That’s not always possible, though: we’ve retained the terms “zoomare” and “flashback” in this cineracconto and elsewhere.
In many of our films, the characters speak in dialect, requiring extensive adaptation. The characters in Io la conoscevo bene, by contrast, speak in standard Italian for the most part, and so you can watch the film easily while reading along with the cineracconto.
Blog translation overview: The first cineracconti in this series (up to The Southerner, June 2021) were at a more advanced level and included pretty much every scene and nearly all the dialogue verbatim from the films. The later cineracconti (starting with Ossessione, September 2021) are at a low intermediate level. In addition, they are shorter – up to about 1,000 words – so as to be more manageable for language learners. To that end, some dialogue from the film may be omitted. (To see the more advanced cineracconti, please go to the blog Welcome page: the Italian movies are listed on top; below that, a chronological listing includes both Italian and international films.)
In writing our cineracconti, we aim for a fluid, standard Italian. In the English version of the dialogue, you will not see a literal – word-for-word – translation, but rather an accurate representation of how someone would actually say the line in standard American English. Occasionally, we maintain something of the Italian syntax to make the translation more accessible to lower intermediate students.
We love language and we sometimes spend a very long time debating a particular word or phrase. We’d be very happy to hear your thoughts about our translations. Write to us at info@liconoscevobene.net!