Regia / Director: Federico Fellini, 1957
L'auto sfreccia nel buio, con i fari che brillano nell'oscurità. Suonando il clacson, Lazzari entra nel suo vialetto, provocando l'abbaiare selvaggio dei cani.
The car speeds through the dark, its headlights glowing in the dark. Honking the horn, Lazzari pulls into his driveway, provoking the wild barking of dogs.
All'interno, la casa è calma. La giacca bianca di Lazzari brilla come un faro. Passando attraverso una porta a vetri, vengono accolti da un uomo con gli occhiali e una camicia spiegazzata. Lazzari gli dice: "Cena in camera per due". Vediamo Cabiria in silhouette, mentre si guarda intorno stupita.
Inside, the house is still. Lazzari’s white jacket glows like a beacon. Passing through a glass door, they are greeted by a man wearing glasses and a rumpled shirt. Lazzari tells him, “Dinner for two in my room.” We see Cabiria in silhouette, as she looks around in wonder.
Lazzari percorre il corridoio e, da dietro una tenda, fa un gesto a Cabiria. "Vieni, mangiamo su". Poi si rende conto: "Come ti chiami?"
"Cabiria", risponde lei, ancora in silhouette.
Lui ride,* per la prima volta sembra rilassato. "Cabiria... Muoviti!"
*Questa è una battuta per iniziati: Lazzari, come attore, avrebbe sicuramente conosciuto Cabiria, la prostituta del film di Fellini del 1952, LO SCEICCO BIANCO – interpretata anche da Giulietta Masina.
Lazzari walks down the hall and, from behind a curtain, gestures to Cabiria. “Come, we’ll eat upstairs.” Then he realizes: “What’s your name?”
“Cabiria,” she answers, still in silhouette.
He laughs,* for the first time seeming relaxed. “Cabiria… Move it!”
*This is an inside joke: Lazzari, as an actor, surely would have known of Cabiria, the prostitute in Fellini’s 1952 film, THE WHITE SHEIK – also played by Giulietta Masina.
Lei consegna sicura il suo ombrello al maggiordomo, poi deve schivare un cane bianco che salta fuori da dietro la tenda.
She hands her umbrella firmly to the servant, then she has to dodge a white dog that bounds out from behind the curtain.
Oltre la tenda, una stretta rampa di scale porta verso l'alto. La macchina da presa rimane ferma in basso mentre Cabiria sale e poi esclama, stupita: "Un altro cane! Ma che è?"
Beyond the curtain, a narrow flight of stairs leads upward. The camera stays still at the bottom as Cabiria climbs and then exclaims, astonished, “Another dog! But what is this?”
Appena fuori dalla stanza dell'attore, passa davanti a una voliera piena di uccelli che svolazzano sui rami. "Ma guarda questi!" dice, osservando un tucano.
Just outside the actor’s room, she passes an aviary fluttering on branches. “Look at them!” she says, observing a toucan.
Entrando in camera da letto, dove Lazzari si è già preparato da bere, Cabiria chiede, meravigliandosi: "Avete anche i pesci?"
"Sì", risponde lui burberamente, non così affascinato dai suoi animali domestici quanto lo è lei.
As she enters the bedroom, where Lazzari has already made himself a drink, Cabiria asks, marvelling, “Do you have fish, too?”
“Yes,” he responds gruffly, not nearly so fascinated by his pets as she is.
Poi, in un altro tocco di magia felliniana, l'attore apre il suo armadio: Cabiria gira su se stessa, affascinata dalla fila di specchi sulle porte.
Then, in another touch of Felliniesque magic, the actor opens his closet: Cabiria spins around, fascinated by the row of mirrors on the doors.
Lui si mette una vestaglia a quadri sopra la camicia e si siede su un divano ricoperto di pelliccia. "Vieni", ordina a Cabiria.
He puts a plaid robe over his shirt and sits on a couch draped with fur. “Come here,” he orders Cabiria.
Cautamente, lei cammina verso di lui, con gli occhi spalancati. Le sottili strisce di specchio frammentano la sua immagine e fanno eco alle strisce del suo vestito.
Cautiously, she walks toward him, eyes open wide. The thin stripes of mirror fragment her image and echo the stripes on her dress.
"Mettiti a sedere", dice lui, guardandola dritto in faccia. “Mi dai fastidio".
Lei si sistema su un pouf dall'altra parte della stanza rispetto a lui.
“Sit yourself down,” he says, looking straight at her. “You’re annoying me.”
She settles on an ottoman across the room from him.
Lui ha messo su una musica classica lenta e agita la mano languidamente a tempo. "Ti piace?" chiede.
"Beh, insomma..." dice lei, esitando. "Non è il mio genere". Accanto a lei, su un piedistallo, c'è una scultura di un corpo femminile nudo, senza braccia né testa. "Non è il mio genere, ma... sì".
"È Beethoven, la Quinta. Mi piace moltissimo", dice lui con un sospiro.
He’s put on some slow classical music, and waves his hand languidly in time. “Do you like it?” he asks.
“Well, kind of…” she says, hesitatingly. “It’s not my thing.” Beside her, on a pedestal there is a sculpture of a naked female body, without arms or head. “It’s not my thing, but… yes.”
“It’s Beethoven’s Fifth. I like it so much,” he says with a sigh.
Bussano alla porta. "Avanti!" dice Lazzari. Il maggiordomo entra spingendo un carrello con la cena. I portavivande di metallo brillano.
There’s a knock at the door. “Come in!” Lazzari says. The servant enters, pushing a trolley with dinner. The metal containers gleam.
La musica arriva a un crescendo proprio quando Cabiria si rende conto che sta per fare un banchetto e sorride al suo ospite* con gli occhi spalancati.
*“Ospite” significa sia “host” sia “guest”. In questo caso il significato è ovvio. In casi di ambiguità, si usa il termine “padrone di casa”.
The music reaches a crescendo just as Cabiria realizes she is about to have a feast and smiles wide-eyed at her host*.
*“Ospite” means both “host” and “guest.” In this case, the meaning is obvious. In cases of ambiguity, the term “padrone di casa” is used.”
Uscendo, il maggiordomo le fa un piccolo inchino, con un'espressione amichevole: lei è accettata qui.
On his way out, the servant gives her a little bow, with a genial expression: she’s accepted here.
Lazzari si alza in piedi. "Vediamo cosa ci ha portato". Solleva il coperchio: "Caviale, aragosta". Prende la bottiglia di champagne. "Prendi, mangia. Io non ho voglia".
Lazzari stands. “Let’s see what he’s brought us.” He lifts the lid: “Caviar, lobster.” He takes the bottle of champagne. “Take some, eat. I don’t feel like it.”
Steso sul divano, Lazzari esamina la bottiglia di champagne, mentre Cabiria guarda il cibo. Lui alza lo sguardo. "Levati quella roba. Qui fa caldo. Non lo senti?"
Sprawled on the couch, Lazzari examines the champagne bottle, while Cabiria eyes the food. He looks up. “Take that stuff off. It’s hot here. Don’t you feel it?”
Lei si toglie la giacca di pelliccia e si spolvera, proprio come ha fatto prima di entrare nel nightclub.
She takes off the fur jacket and dusts herself off, much as she did before entering the nightclub.
Notando la sua manica, alza le spalle e spiega semplicemente: "Si è scucito..."
Noticing her sleeve, she shrugs and explains simply, “It got torn…”
Lazzari si alza, improvvisamente interessato a lei. "Dove abiti?"
"Dopo il rifornimento di benzina".
"Dove??"
"Sulla strada verso Ostia".
Lazzari sits up, suddenly interested in her. “Where do you live?”
“Past the gas station.”
“Where??”
“On the road towards Ostia.”
"E vieni fino a Via Veneto?"
"Sto a Via Veneto io?" chiede lei, protestando con un familiare gesto italiano, le dita strette insieme.
"No", dice lui, con una risatina.
"Io sto alla Passeggiata Archeologica. È più comodo!"
“And you come all the way to Via Veneto?”
“Am I at Via Veneto?” she asks, protesting with a familiar Italian gesture, fingers pressed tightly together.
“No,” he says, with a chuckle.
“I’m at the Archeological Walk. It’s more convenient!”
"Cosa ve crede? Ho casa mia. Con l’acqua, la luce, gas, con tutte le comodità. Non mi manca niente! Ho persino un termometro! Questa qui, la vede?” – dice indicando se stessa – “Questa qui sotto un ponte non ha mai dormito!" Muove il dito energicamente avanti e indietro per enfatizzare. "Beh" – concede poi, scuotendo la testa – "Forse una volta... o due".
“What do you think? I have my own house. With water, electricity, gas, with all the comforts. I don’t want for anything! I even have a thermometer! This one here, see her?” – she says pointing at herself – “This one has never slept under a bridge!” She wags her finger briskly back and forth for emphasis. “Well,” she then concedes, shaking her head. “Maybe once… or twice.”
FINE PARTE V
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