Io la conoscevo bene (I Knew Her Well), Parte 6

Regia / Director: Antonio Pietrangeli, 1965

La macchina da presa zooma su Adriana mentre prende il telefono. 

The camera zooms in on Adriana as she picks up the phone.

 

"Pronto? Sì, sono io. Chi parla?” Lei ascolta per un attimo. "Chi?" Scuote la testa. "Veramente non mi ricordo… Ma scusi, chi le ha dato il mio numero?" Una pausa. "Io?!"

“Hello? Yes, it’s me. Who’s speaking?” She listens for a moment. “Who?” She shakes her head. “I really don’t remember… Sorry, who gave you my number?” A pause. “Me?!”

 

"Ma no, guardi! Ma dove?... Ah, sì, ci sono stata per più di un mese, ma molto tempo fa". Guarda la macchina da presa.

“But no, look! Where?... Oh, yes, I was there for more than a month, but a long time ago.” She looks into the camera.

 

In un flashback, un uomo con una polo a maniche corte, con in mano una palla da bowling, guarda verso una donna in uniforme scura che lavora dietro un bancone. Lui fa rotolare la palla lungo la pista e abbatte tutti i birilli.

In a flashback, a man in a polo shirt, holding a bowling ball, looks toward a woman in a dark uniform who is working behind a counter. He rolls the ball down the lane and knocks down all the pins.

 
 
 

La donna è Adriana. Lui non l'ha mai dimenticata.

The woman is Adriana. He’s never forgotten her.

 

Tornando al presente, il disco successivo scende sul giradischi. "Oh, lei fa il cinema?"

Back in the present, the next record drops down on her record player. “Oh, you work in film?”

 

"Al bowling ha parlato tante volte con me... Pensa! Ci davamo pure del “tu”*? … Per niente mi ricordo! Buio totale!” Si sente l’oompa-pa di una tuba. “Certo che se la vedessi…”

Le gemelle Kessler cantano i primi versi della canzone**: 

Per ballare il letkiss non c'è molto da imparare
Lasciati baciare
Qualche passo indietro e poi ti devi avvicinare.

“Non so, come vuole lei... Va bene, come vuoi tu", dice, passando dal formale "lei" all'informale "tu". 

*La forma informale per "you".

**"Lasciati baciare col letkiss" (musica di Erik Lindström; testo di Vito Pallavicini e Ettore Carrera, 1965). Il letkiss era un ballo popolare, simile al Bunny Hop: i ballerini si muovevano come pupazzi meccanici.

“And you talked with me a lot at the bowling alley?... Imagine! We even used “tu”?* … I don’t remember at all! Total darkness!” We hear the oompa-pa of a tuba. “Of course if I saw you again...”

The Kessler twins sing the first lines of the song**: 

To dance the letkiss there is not much to learn
Let yourself be kissed
A few steps back, then you have to get close.

“I don’t know, whatever you want... Okay, whatever you want,” she says, switching from the formal “lei” to the informal “tu.”

*The informal form for “you.”

**“Let Yourself be Kissed to the Letkiss” (music by Erik Lindström; lyrics by Vito Pallavicini and Ettore Carrera, 1965). The letkiss was a popular dance, something like the Bunny Hop: the dancers move like mechanical puppets. 

 

"Credo di non aver nulla da fare oggi. Aspetta che ci penso". Lei fissa per un attimo il soffitto. "No, no, va bene. Sì, da Canova. Arrivederci! Ciao!"

“I don’t think I have anything to do today. Wait while I think.” She gazes at the ceiling for a moment. “No, no, it’s fine. Yes, at Canova’s. Okay, see you! Bye!”

 

Adriana abbassa e poi risolleva velocemente la cornetta. "Ma pronto! Un momento! Come ti chiami?" Ma lui non c'è più. Lei alza le spalle.

Adriana lowers the receiver and then quickly picks it up again. “But, hello! Just a minute! What’s your name?” But he’s gone. She shrugs.

 
 
 

La macchina da presa ci mostra i suoi piedi saltellanti mentre inizia a ballare. Afferra alcuni vestiti, si dirige verso la porta, passa davanti al tavolino da toeletta con sopra una parrucca vaporosa ed esce, con le mani sui fianchi, continuando a ballare.

The camera shows us her hopping feet as she begins to dance. Grabbing some clothes, she moves to the door, past a vanity with a bouffant wig on top, and exits, hands on hips, still dancing.

 

Adriana è seduta con i piedi sul tavolino da toilette e si guarda allo specchio. In testa ha un'alta cuffia termica bianca, collegata a un tubo. Come le donne del salone con il casco dell'asciugacapelli in testa, sembra un personaggio di un film di fantascienza dell'epoca. Si sta asciugando i capelli per il suo appuntamento a pranzo. 

Quando suona il campanello, salta in piedi per rispondere.

Adriana sits with her feet up on her vanity table, looking at herself in the mirror. A tall white hair drying cap on her head is connected to a hose. Like the women in the salon with hair dryer helmets over their heads, she looks like a character in a science fiction movie of the era. She’s drying her hair for her lunch date. 

When the doorbell rings, she jumps up to answer.

 

Fuori dalla porta, un bambino in un seggiolino agita le gambe. La mamma sta suonando il campanello.

Outside the door, a baby in an infant seat bounces his legs. His mom is ringing the bell.

 

Adriana risponde, cinguettando: "Oh! Bubbolino santo!"

Ignorando il saluto della donna, si inginocchia davanti al bambino. "Sei venuto a trovare Adriana?"

Adriana answers, cooing, “Oh! Little cutie!” 

Ignoring the woman’s greeting, she kneels down to the baby. “Have you come to see Adriana?”

Prende in braccio il bambino e il seggiolino.

"Signorina, mi scusi" – dice la donna – "Ma la babysitter non è ancora arrivata e io ho lezione di guida alle 11.30".

Con uno sguardo breve, Adriana risponde: "Ma certo! Bubbolino sta con me, vero?" 

 She picks up both baby and chair.

“I’m sorry, Miss,” says the woman. “The babysitter hasn’t arrived yet and I have a driving lesson at 11:30.”

With a glance, Adriana replies, “But of course! Little Cutie is staying with me, right?”

 

Scusandosi, la donna dice: "Però se lei deve uscire, lo posso lasciare dalla Felicè".

Non tenendo conto dell'appuntamento a pranzo Adriana risponde: "No, non esco, non ho niente da fare". Poi si toglie la cuffietta, scoprendo i bigodini nei capelli.

Apologizing, the woman says, “But if you’re going out, I can leave him with Mrs. Felicè.”

Disregarding her lunch date, Adriana replies, “No, I’m not going out, I don’t have anything to do.” Then she pulls off the bonnet, revealing the curlers in her hair.

 

Subito il bambino inizia a piangere. "Cosa ti prende?" chiede Adriana.

La donna dice al bambino: "Ora la signorina se la rimette". Poi spiega ad Adriana: "Fa così anche con me. Se ho un cappellino in testa, quando lo levo, lui comincia a piangere".

At once, the baby starts to cry. “What’s wrong?” Adriana asks.

The woman tells the baby, “The young lady will put it back on now.” Then she explains to Adriana, “He does the same with me. If I have a little hat on my head, when I take it off, he starts crying.”

 

Dicendo: "Allora, aspetta", Adriana consegna il neonato e il seggiolino alla madre e si rimette la cuffietta. Immediatamente il bambino smette di piangere.

Saying, “Okay, wait,” Adriana hands the infant and chair to his mother and puts the bonnet back on. Instantly, he stops crying.

 

"Grazie mille”.

 "Niente. Si figuri!”

“Cercherò di tornare il più presto possibile".

“Non si preoccupi. Non mi dà fastidio. Mi fa compagnia".

“Thanks so much.”

“It’s nothing… It’s nothing!”

“I’ll try to get back as soon as possible.”

“Don't worry. He doesn’t bother me. He keeps me company.”

 

"Bello di Adriana!" Mentre porta il bambino nella stanza, vediamo il panorama fuori dalla finestra, i tetti dall'altra parte del canale. 

"Sai, Bubbolino" – confida – "mica è vero che non avevo nulla da fare! Avevo un appuntamento con un ragazzo che vorrebbe essere al tuo posto in questo momento". 

Sulla sua poltrona di broccato, fissa il viso del bambino, completamente assorta. L'uomo del mondo del cinema non potrebbe mai interessarla così tanto.

“Adriana's little treasure!” As she carries the child back into the room, we see the view outside her window, rooftops on the other side of the canal. 

“You know, Little Cutie,” she confides, “It isn’t true that I had nothing to do! I had a date with a guy who’d love to be in your place right now.” 

In her brocaded chair, she gazes down into the baby’s face, totally absorbed. The guy from the cinema world could never interest her so much.

FINE PARTE 6


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